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"A una mente quieta, l'intero universo si arrende"

Lao Tzu

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Il percorso da intraprendere va scelto insieme al paziente, in base al problema, all’anamnesi, alle risorse interne, ad una valutazione olistica globale ed, in seguito, ai progressi raggiunti.

Esso consta di primi incontri valutativi e successivamente di un percorso, che può essere modificato in itinere, caratterizzato dall’utilizzo di esercizi di Mindfulness, sofrologici, di PNL e visualizzazione meditativa guidata.

AMBITI DI APPLICAZIONE DEL COUNSELING E DELLE DISCIPLINE OLISTICHE

• Fine di una relazione e/o separazione o lutto
  
• Recupero della funzione motoria in seguito ad un incidente, e/o correzione della postura
  
• Insonnia e/o stanchezza cronica, dolore cronico (malattie croniche come Fibromialgia)
  
• Gestione delle emozioni/ stress
  
• Ansia
  
• Maternità e preparazione al parto
  
• Disturbi cognitivi ed emotivi
  
• Aumentare autostima
  
• In campo sportivo, per sviluppare la motivazione, per la preparazione fisica, atletica e mentale
  
• Per imparare a rilassarsi
  
• Per lo sviluppo personale, per stimolare l’auto-realizzazione, per avere un atteggiamento positivo nella vita, per la scoperta e lo sviluppo delle potenzialità sepolte.
  
• Miglioramento delle capacità mentali: concentrazione, attenzione, memoria, prestazioni (preparazione agli esami, preparazione ad un discorso pubblico …) sia in campo lavorativo che delle relazioni sociali
  

"Essere in armonia con

l'essenza delle cose significa

non farsi angosciare

dalle proprie imperfezioni"

Dogen Zenji

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Sofrologia

La Sofrologia è una tecnica terapeutica elaborata da un neuropsichiatra spagnolo, Alfonso Caycedo, negli anni ’60, per raggiungere uno stato di rilassamento profondo.Il termine deriva da 3 parole greche che significano “Discorso sull’armonia della coscienza”.Essa rappresenta una tecnica usata per riconnettere la mente con il corpo e l’anima.Lo stato sofrologico è quello stato tra veglia e sonno, che facilita il contatto con l’inconscio e, quindi, la sua ri-programmazione.

La sofrologia è centrata sulla dimensione globale della persona e sul miglioramento del benessere fisico, mentale e sociale del soggetto, a scopo preventivo, curativo ed educativo. Non si tratta di una psicoterapia, ma di un vero e proprio stile di vita, parte integrante della costante necessità di cura dell’essere umano; da praticarsi indipendentemente o assieme ad altre terapie.

La sofrologia è un insieme di tecniche centrate sulla pratica corporea:

• tecniche di respirazione yoga

• esercizi di movimento per il rilassamento muscolare

• esercizi di concentrazione mentale

Lo scopo principale delle sedute è quello di imparare a “somatizzare le sensazioni positive”, trasformare in positive emozioni e stati negativi, integrando in maniera fisiologica i pensieri e le sensazioni, vivendo il momento presente gestendo emozioni per riuscire a dare una risposta corretta e non semplicemente reagendo a ciò che ci accade.

Unisce i benefici del respiro e della meditazione, con tecniche specifiche che provengono dalla PNL (Programmazione Neuro Linguistica), dal Pensiero Positivo e dalla Bioenergetica, lavora attraverso esercizi fisici e visualizzazioni guidate, per una profonda integrazione tra mente e corpo.

Come si svolge una seduta di sofrologia

Voi sarete seduti, sdraiati o in piedi. Effettuerete una serie di esercizi di rilassamento fisico e psichico. I vostri occhi saranno a volte aperti, a volte chiusi. Sarete coscienti tutto il tempo, ma in uno stato di rilassamento profondo, una veglia rilassata, come prima dell’addormentamento. Gli esercizi mirano a farvi sperimentare un insieme di sensazioni d’ordine fisico e mentale che vi permetteranno di effettuare naturalmente una serie di prese di coscienza. Alla fine di una seduta, vi saranno inviate le registrazioni di alcuni esercizi svolti durante la seduta per praticarli anche al vostro domicilio, in autonomia. Le sedute dovrebbero avere, possibilmente, cadenza settimanale o ogni 10 giorni, per un percorso ottimale. Il numero delle sedute varia in base allo scopo e al grado di benessere raggiunto. I primi due o tre incontri sono di conoscenza e di valutazione in base ad un colloquio, un test di personalità ed un questionario anamnestico.

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MINDFULNESS

Oggi sentiamo parlare molto spesso di mindfulness, ma cos’è e cosa significa praticarla?

Jon Kabat Zinn, padre ispiratore della mindfulness, la definisce come:

“La capacità di portare attenzione, intenzionalmente alla nostra esperienza, senza giudicarla.”

Essa è una pratica che consiste nel prestare attenzione in maniera consapevole (mindfulness in inglese significa “consapevolezza”) al momento presente, senza giudizi ed in maniera compassionevole. È un modo di relazionarsi con il nostro mondo interno ed esterno, che ci permette di metterci in contatto con i nostri sensi, con ciò che ci circonda. Non è una semplice meditazione, ma un percorso quotidiano che aiuta a vedere le situazioni e le cose da un punto di vista diverso. Essa rappresenta un valido alleato per chi vuole potenziare le proprie risorse interiori, e soprattutto un auto-aiuto per chi si trova in difficoltà per svariati motivo ed ha percezione di “sentirsi perso”.

Essa rappresenta un percorso universale e moderno per migliorare la qualità della propria vita, e la sua pratica può renderci più calmi, centrati ed in salute.

Il contrario di mindfulness è “pilota automatico”, cioè è uno stato mentale per cui noi non siamo presenti nel “qui ed ora” ed agiamo automaticamente, sempre allo stesso modo. Quante volte ci capita di andare in una stanza per prendere un oggetto e poi, una volta lì, non ricordiamo cosa dovevamo prendere? Quante volte riviviamo con il pensiero esperienze passate negative e questo ci fa star male? Quante volte facciamo la stessa strada in auto ed arriviamo a destinazione senza neache esserci resi conto di aver fatto il percorso? Quante volte ripetiamo le stesse azioni, non godiamo dei piaceri della vita e perdiamo i dettagli delle cose?

Agendo con il pilota automatico, la mente reagisce agli eventi interni ed esterni basandosi sulle esperienze passate, non accorgendosi che abbiamo una vasta gamma di possibilità di fronte a noi.

Perché, dunque, iniziare a praticare la mindfulness?

Per gestire meglio le emozioni senza esserne schiavi, per aumentare l’autostima, per coltivare il positivo ed accettare ciò che reputiamo negativo, per migliorare la concentrazione, per realizzare i tuoi obiettivi, per gestire lo stress, per godere ciò che la vita ti offre, per riconnetterci con il nostro sé e con il mondo, per trovare un equilibrio e raggiungere quel benessere e quella felicità che, spesso, sembra così lontana, ed invece, magari è proprio qui, accanto a noi, ma non la riusciamo a vedere.

protocollo MBSR

Il protocollo più seguito è l’MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction, ovvero Riduzione dello Stress Basata sulla Mindfulness). Il programma nasce alla fine degli anni ’70 del 1900 su ispirazione del biologo molecolare statunitense Jon Kabat-Zinn, il quale praticava la meditazione di consapevolezza fin dalla giovinezza. Fu proprio da questa esperienza personale che ebbe l’intuizione di strutturare un percorso di mindfulness per ridurre la sofferenza nei malati di dolore cronico. Anni di lavoro intenso in questo ambito portarono risultati molto significativi e il Programma MBSR venne esteso tutte le forme di stress. Esso prevede 8 incontri di gruppo o individuali a cadenza settimanale. Il percorso include momenti di meditazione mindfulness, di condivisione delle esperienze, e di esercizi da fare a casa attraverso materiali e tracce audio.

La partecipazione ad un programma MBSR richiede l’impegno ad essere presenti a tutti gli incontri e a seguire le indicazioni che verranno date di volta in volta sulle pratiche da fare a casa durante la settimana.

Il Programma MBSR non è una vera e propria forma di terapia, ma un percorso psicoeducativo e formativo che può affiancare ed integrare eventuali trattamenti farmacologici e psicologici.

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"Niente se ne va

prima di averci insegnato

ciò che dobbiamo imparare"

Buddha

"Abbandonati tra le braccia del presente

senza preoccupazioni verso il futuro

né catene che ti legano al passato"

Eckhart Tolle

"Non lo sai ancora,

ma dentro di te

c'è un posto di quiete e coscienza

in cui puoi ritirarti in qualsiasi momento

per ritrovare te stesso"

"Fai sempre del tuo meglio,

ma non ostinarti.

Se proprio non si apre,

non è la tua porta"

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